sabato 23 luglio 2011

la nona sinfonia di Noaschetta...

.... CERCASI RIPETITORI DISPERATAMENTE!

Sono 9 anni che frequento il vallone di Noaschetta è fin dall’inizio gli specchi rossi posti al centro della Sud del Castello hanno attirato la mia fantasia.Nel susseguirsi delle stagioni li ho evitati in ogni modo, nello sfuggirgli sono finito sino alle lontanissime torri del Blan Giuir, insomma, mi facevano paura e non avevo mai osato sfidarli…. sino ad ora!Se pensate che sia diventato più forte vi sbagliate, oppure non comprendete il fatto che un arrampicatore non si senta mai abbastanza in forma rispetto a un ideale irraggiungibile!... ovvio quindi che le sensazioni che attendevo per sfidare la mia “Chimera” non sarebbero mai potute arrivare…E’ arrivato invece “Bellerofonte” alias Michele Amadio!
E’ curioso come, la prima via di Michele coincida con la mia più dura, esattamente come la mia prima coincise con la più dura di Daniele Caneparo… tutte al Monte Castello!
Beh, sui muri rossi comunque non siamo andati… mancanza di livello o impossibili? Non lo so!... ma considerando il fatto che standogli a sinistra abbiamo incontrato difficoltà fino al 7c+ propendo più per la seconda.
Il risultato è quello di una via estremamente varia che alterna tetti a incastro con muri che non sfigurerebbero nelle più belle falesie. Il suo difetto è la roccia a volte un po’ lichenata, si fa perdonare però con le sue soste comodissime in grado di rigenerarti prima di attaccare gli infiniti tiri.
La fortuna ha voluto permetterci di dargli un notevole obbligatorio, che noi valuteremmo circa 7a, su granito di più non ho mai fatto...

Giunto alla mia nona via nel magico vallone mi verrebbe facile gridare “alla più bella, alla più dura”… non lo faccio e hai ripetitori lascio il giudizio!

Adriano Trombetta (ottobre 2008)


Con questo mio articolo fu presentata "la nona sinfonia" al pubblico nel settembre 2008 quando la terminammo.
Una relazione tiro per tiro abbastanza inquietante ne accompagnava la presentazione...

Dopo una nostra recente ripetizione é giunta l'ora di dare una dimensione più umana a tutto ciò, in maniera che tanti di voi che potrebbero, non solo uscirne, ma divertirsi possano andare a provarla...

"L'antifona": Il primo tiro è una bellissima placca di 60metri dove il 6b+ è dato più per il peso della corda e l'impegnativa chiodatura che per i singoli movimenti. Tutto sommato resta uno dei tiri più impegnativi della via! (e siete ancora freschi!!) Bastano i rinvii.

"Ledge to ledge": Il fotografatissimo secondo tiro è il tettone. Una bella traversata di 40 metri con finale in discesa. Un onesto 7b+ (in bassa valle anche meno) ben proteggibile, 2 spit in posto e un nut nel passo chiave. Occhio agli attriti.

"10mm" 6c perchè 6b+ stonerebbe sulla relazione... Bellissimo tiro, quello chiodato più lungo, con un onesto 6b obbligatorio lontano dallo spit. In posto uno spit ed un nut. Portare frinds fino al verde(0,75).


"Il filtro" 7a obbligatorio c'è, ma abbastanza vicino allo spit (un metro dal piede).
La parte esigente come chiodatura gira intorno al 7a+, mentre la parte ancora da liberare valutabile intorno al 7c+ trattasi di 3 spit in A0. Frieds da 0,3 a 0,5.
Segue il 5° tiro, molto bello e non ingaggiato; la valutazione di 7a è forse eccessiva.

"il tiro da ungere" Un vero tiro di falesia, fosse al Sergent sarebbe una delle placche più frequentate. Dopo un inizio impegnativo sul 6b segue il perfetto muro di 7a+ con spit vicini che invogliano a provare l'on-sight. Necessari solo in rinvii.
segue il "Setteburo", tiro di lettura difficile che presenta tecnicismi fra due diedri accennati a volte estremi; chiodatura ravvicinata anche se non regalata.

"Pelle" ...avete finito la pelle? dulcis in fundo un pratino bucolico sotto il super spigolo di 30 metri vi rigenera per poter fare unche più di un giro sul tiro più bello della via. Dopo una parte di 7a di una ventina di metri arriva il megalancio. chiaramente azzerabile questo movimento di 7b+ non penso sia regalato... a voi lanciatori la conferma!

Provate a fidarvi, spesso si fanno un sacco di Km e si spendono soldi in funivie e rifugi, qui parliamo di un gioiello alle porte di Torino! Buona scalata!


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