venerdì 27 maggio 2011

"CORNFLAKES" ...capitolo primo...

Valle Orco: la parete dei Cornflakes è innegabilmente la più grande scoperta degli ultimi 10 anni di Orchismo!
...sfoglia sfoglia la guida di Maurizio Oviglia ed ecco che mi tornano alla mente quelle relazioni capitatemi in mano qualche anno fa... Fabiano Contarin e compagni scoprono nel 2007 ciò che era sotto gli occhi di tutti da sempre: quello splendido dado tutto diedri, fessure e tetti; lo chiamano parete dei "Cornflakes" e, a differenza di tutti quelli che come me guardavano e basta, loro attaccano...
Aziz su "Stuzzicadente"
durante la sua
red-point.
Tracciano, infatti, due bellissime vie ed una variante: "Cornaflakes" è la prima e ragala una doppia fessura mozzafiato, viene valutata un po' generosamente rispetto all'uso della valle e una sosta blocca la purezza della linea, ma non importa siamo su qualità di pietra e qualità dei movimenti altissime, ancor più perchè si è a 15 minuti dalla macchina.
La seconda via è: "La festa del cappello", altra linea superlativa dove però il primo tiro viene lasciato in artificiale a causa di protezioni veramente poco sicure...
Dopo un'attenta opera di miglioramento di queste scattano i primi tentativi per la libera e, a colpi di spazzola, io e Aziz portiamo a casa la pink-point, non utilizzando tra l'altro i due spit presenti resi inutili dai nuovi chiodi:
è un bel 7a R2 25m, mentre un eventuale red-point ne aumenterebbe leggermente la difficoltà o l'ingaggio a seconda della scelta di occupare l'ultimo buco con un C3 giallo o con le dita.
...proprio questa idea di poter compiere una prima libera è uno dei due motivi che ci attraggono a visitare questa parete.
Mentre voi per conoscere il secondo motivo dovrete aspettare "Cornflakes capitolo secondo", noi giriamo l'angolo e vediamo "Stuzzicadente":
Una ruga esteticissima paragonabile per estetica a "Cannabis" e per stile di arrampicata all'ultimo tiro della "Casa degli specchi".
R2 - 40m - 6b+
Prima libera Adriano Trombetta e Aziz
in posto 4 chiodi, necessari nuts medi e piccoli; camalot C3 e C4 fino al 2; la corda singola è sufficiente.
Questa è in realtà la prima via che viene salita in questa parete; risale al 2001 quando due giovanissimi ragazzi, Umberto Bado e Marco Appino, la salgono in arrampicata mista non lasciando ne chiodi, ne sosta.
Dopo questo antipasto, attendendo le portate forti. Nasce "L'Onironauta", il viaggiatore dei sogni...
dopo un bellissimo primo tiro di 6b, quasi tutto in fessura, inizia uno spigolo dove...
ma lasciamo parlare le foto che dicono più di tante parole...
Aperta nel maggio 2011 da A.Trombetta, Aziz e Antonio Lovato sono stati sufficienti 3 spit per questa linea dei sogni:
2 tiri, 60metri, RS3, 6C max, 6C obbl.
Necessari sul primo tiro camalot fino all' 1, il blocco di partenza è protetto da un ottimo chiodo;
sul secondo tiro necessari nuts e camalot fino allo 0,5; oltre agli spit è in posto un ottimo chiodo.
Con le mezze corde basta una doppia.
Qui a fianco
il folle Michele Amadio
sale a vista utilizzando solo le 4 protezioni presenti in 40 metri!!
Sempre aspettando il secondo capitolo, per dovere alpinistico, abbiamo anche salito quel marcione del diedro centrale che caratterizza la parete:
 è forse la via più brutta dell'Orco, più brutta di "Alì Muschiò e i 40 radicioni", forse paragonabile solo alle vie della paretina infelice.
Sconsigliata anche ai nemici, si snoda in 3 tiri: rampa obliqua fino in sosta, 30m 3°; larga fessura con blocchi instabili, 5c e A1 20metri; diedro chiuso da tetto marcio, 6a 30metri.
Ma non tutti i mali vengono per nuocere, questa orrenda scalata ci ha regalato un buon punto di vista su tutto ciò che avevamo sopra la testa...
Ho forse già detto troppo? ci vediamo per il capitolo secondo!

venerdì 6 maggio 2011

Cercando il facile...

... TROVARONO IL DIFFICILE!

Avete presente quella scala di valutazione del rischio di una via che si tenta di usare in Italia da sette-otto anni? Quella che va da "R1" a "R6":

  • R1 ben proteggibile con ottimo materiale ravvicinato.

  • R6 improteggibile, potenzialmente mortale!

Beh, mi sono chiesto più volte quale sia la differenza tra uno "slego" ed un "R6", la risposta ovviamente è giunta per caso...

Salendo la valle Orco un giorno di Maggio, un vento che fa pensare "aderenza" spazza il cervello del mio socio di mille avventure Michele Amadio, il quale comincia a narrare una leggenda:

.." hai mai salito "L'ultima placca"?, è una via del Poppi Miotti, la più sprotetta della valle, e passato li sotto e l'ha salita in slego, tanto è improteggibile, cazzo, l'ha proprio fatta vedere agli orchisti la classe del Mello.."

Ma quella fessura a sinistra, ben visibile nel filmato e che noi abbiamo evitato accuratamente che via mai poteva essere?
Secondo il folle Michi, colto sul momento da manie storico analitiche sull'Orco, si tratta di "Cercando il facile", una stupida via aperta da qualche nessuno e che con quel maledetto spit va troppo vicino e deturpa quel capolavoro che è "L'Ultima placca" ; quindi noi per ripetere quest'ultima dobbiamo assolutamente stare lontano da quella fessura e ancor più da quello spit, anzi, "lo spit va fracassato di mazzate!".
Ma il ritorno a casa mette giudizio e, aperta la perfetta prima guida dell'Oviglia, scopriamo che su quella ruga passa la via del mitico Poppi Miotti, il quale forse sentendosi lontano da casa dopo gli ottimi chiodi mette anche uno spit per creare:

CERCANDO IL FACILE
prima salita: Poppi, Merizzi, Azzalea, Villotta e Gogna il 4 Giugno 1980

...scopriamo anche che:
L'ULTIMA PLACCA
prima salita: Beuchod, Bonelli, Demichela nell'estate 1979
è appunto stata aperta da altri e non dal Poppi (Giovanbattista Miotti) e soprattutto si trova all'altra estremità della parete.

Scopriamo infine di aver compiuto la prima salita di:
TROVANDO IL DIFFICILE
6°(mellico) R6 60metri

Ma soprattutto troviamo una risposta a quella mia prima domanda:
Qual'è la differenza fra "slego" ed R6?
All'atto pratico nessuna ma, l'intento differente mette un abisso fra le due situazioni:
Quando sei slegato sei slegato!
Quando sei su un R6 vorresti proteggerti ma non puoi, quindi sei slegato ma è come se fossi legato anche se non porti la corda!


Folle? Ma forse, non è tutta questa una storia di follia?
Ciao!