venerdì 17 ottobre 2014

CORNFLAKES capitolo terzo

...Ho le voglie di un ventenne 
e la schiena di novant'anni...
Avrei voluto far delle super foto, avrei voluto realizzare dei bei video, avrei voluto scalarci e riscalarci con tutti gli amici...
Invece no! ... scrivo "Cornflakes capitolo terzo" senza aver realizzato tutto ciò.
Forse nella vita ho preso troppe botte, non metaforiche, proprio botte: Crepaccio, due cascate crollate con me, valanga ed altre botte ancora...
Fatto sta che sono più i giorni che la schiena dolorante mi tiene a casa, con il mio pianoforte e le mie rose, rispetto ai giorni nei quali mi lascia andare ad arrampicare.

Cornflakes, lo già scritto e già detto, è la più grande scoperta della moderna valle Orco.
Penso sia per questo che molti mi hanno scritto chiedendo informazioni per orientarsi meglio in questa parete che comincia ad essere quasi satura di vie e varianti. 
Non penso che questo schizzo metterà fine all'esplorazione della parete ma spero che ne aiuti e stimoli ulteriormente la frequentazione.
1-    Stuzzicadente” R2 - 40m - 6b+

Salita in arrampicata mista da Umberto Bado e Marco Appino nemmeno diciottenni nel 2001, quindi con buone probabilità trattasi della prima via della parete dei Cornflakes.
Questa ruga, paragonabile per estetica a "Cannabis" e per stile di arrampicata all'ultimo tiro della "Casa degli specchi",
 è stata pulita, liberata e chiodata da Adriano Trombetta e Aziz
ad aprile 2011. In posto 4 chiodi, necessari nuts medi e piccoli; camalot C3 e C4 fino al 2; la corda singola è sufficiente.

2-    Cornflakes” RS1-70m - 6c – 5b obbl.
Aperta da Fabiano Contarin e Matteo Arpellino il 6 maggio 2007.
Ragala una doppia fessura mozzafiato, la quale viene valutata un po' generosamente rispetto all'uso della valle (6b sarebbe il suo grado). Purtroppo una sosta (S2) deturpa la purezza della linea ma saltarla procura qualche attrito di corda!
In posto alcuni spit, per unire secondo e terzo tiro è utile una doppia serie di bd fino al 2.

3-    “La festa del cappello” R3 primo tiro; R1 il resto 65m – 7a+ 6b+ obbl. se in libera oppure 5b e  A1 obbl. se in artif.
Aperta da Fabiano Contarin e Lucio Rinetti il 9 giugno 2007.
Altra linea superlativa dove però il primo tiro vienne lasciato in artificiale dagli apritori a causa di protezioni veramente poco sicure...

Dopo un'attenta opera di miglioramento di queste A.Trombetta e Aziz portano a casa la prima pink-point, non utilizzando tra l'altro i due spit presenti, resi inutili dai nuovi chiodi.

Un eventuale red-point ne aumenterebbe leggermente la difficoltà o l'ingaggio a seconda della scelta di occupare l'ultimo buco con un C3 giallo o con le dita.
Anche in questa è molto più interessante unire secondo e terzo tiro, i quali non hanno una vera e propria interruzione fra loro… ne risulta un viaggio di 35 metri favoloso!
Servono gioco di nuts medi e serie di BD (C3 compresi) fino al 2; doppi da 0,4 fino all’1. 



3 bis- “il giorno dei lamponi” R1 70m 6b 5c obbl.
Aperta da Fabiano Contarin e Roberta Gianello il 24 agosto 2008.
Sicuramente meno interessante delle vicine nasce come via indipendente.
Io preferisco considerarla una variante alla “Festa del cappello” utile per evitarne le difficoltà… molto carino il tiro di uscita.
4-    “Trombatetto” R2  25m  7a+  6a obbl.
      Prima salita Adriano Trombetta & Compagni primavera 2012

     Eccezionale tetto con fessura ad incastro, fra i più lunghi della valle.
     Partenza su "work in progress" (L1 7a) o da una rampa alla sua destra (3°+) fino alla sosta1    (comune a “Work…).
Fessura marciotta (vecchia via del Contarin), fino a sosta spit sotto il tetto, meglio avere un bd4.

Il tetto: 25 metri di tiro strapiombate dei quali 5 in pieno tetto con fessura prima ad incastro di mano e poi bordo. Boulder di ingresso molto duro!


Materiale: serie di BD fino al 4, eventualmente doppio il 2 per il tetto.

5-    Work in progress” R1  80m  7b/b+  (non presenta particolari obbligatori essendo questa percorribile interamente in artif senza superare A0. Solo nel primo tiro e sul primo chiodo si può azzardare un 6a obbl. R2).
Aperta da A.Trombetta e Aziz nel maggio 2011.
La via dei tetti è un miracolo, una delle più belle vie dell’Orco e non solo!
Troppo c’è da dire… leggete:

6-    “L’onironauta”  RS3  55m  6c  6b obbl.
Aperta da A.Trombetta e Aziz 12 maggio 2011
      La via segue il perfetto spigolo posto a limite sinistro della parete dei Cornflakes.

      Per raccontarne la bellezza riporto il commento scritto da un celebre ripetitore:
“Per quanto poco chiodato, come può essere breve una poesia ermetica, ogni spit o chiodo ha un senso che lo rendono essenziale proprio in quel punto e a mente fresca non serve altro”.
Friends fino a 0,75 in posto 3 spit e 2 chiodi.
7-    “la riscossa dei local”  R2  7a+  30m  5c+obbl.
Aperto da Adriano Trombetta e Sascia Weller primavera 2012

Altro eccezionale itinerario agli stupefacenti Cornflakes!
Colossale!
Una delle fessure più lunghe della valle, incastri di tutte le misure, dalle dita alla spalla!

In oltre 30 metri di fessura molto continua più friends avete e meglio vi proteggerete!
Il bd5 e 6 non sono indispensabili, visto che l'imbrago è già pieno d'altro, in alternativa in uscita si può proteggere una fessura più piccola sulla destra, purtroppo meno comoda.
Il doppio 4 invece è più importante!



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