Aiglun è uno dei tanti villaggi sperduti nelle montagne fra Nizza ed il Verdon...
Ad Aiglun ci sono fra le più belle vie di Francia...
La paroi Dèrobèe è arrivata alle cronache mondiali grazie a vie come Ali baba, ma c'è un'altra parete ancor più bella perché più comoda...
La paroi du Giat è attaccata al villaggio e con le sue 40 vie, lunghe dai 150 ai 350 metri si può definire colossale. L'arrampicata è estremamente varia, ai classici tiri verdoniani si alternano forti strapiombi a canne o ricchi di buoni buchi. La maggior parte delle vie è entusiasmante e ci sono chiodature per tutti i gusti, dalle vie tradizionali a quelle iperspittate, dalle super ingaggiate di Philip Mussato a vie di stampo falesistico con obbligatori alti...
Insomma, meriterebbe scrivere una monografia di questa parete dove per ora le relazioni sono assai confusionarie.
Sul web si trova qualcosa di affidabile, ma solo in pochi casi è sufficiente per arrivare alla base della parete ed aiutarvi efficacemente nell'orientamento. In alcune porzioni la parete è diventata un labirinto di vie che si incrociano e si reincrociano; considerando che le discese in doppia sono disagevoli, perché troppo strapiombante, sbagliare itinerario potrebbe creare qualche problema...
Ma c'è un motivo di eccitazione: è uscita la nuova guida, "L'escalade dans les Alpes-Marittimes" aggiornata al 2010...
per quanto riguarda la parte di Aiglun fa schifo!!
Il problema di questa guida è principalmente di esser solo un elenco; non vi dice se una via è bella, frequentata e pulita; non vi dice neanche come è chiodata, intendo dire se le piastrine sono ancora originali dell'89 o se molte protezioni sono su clessidre dove il cordone è marcio e per sostituirlo serve materiale specifico...
Ci sono poi errori oggettivi come gradi invertiti, colori della linea che non corrispondono a quello del grado a fianco e soste non disegnate o assenti nella realtà, se pur segnate...
Nella mia ultima visita ho ripetuto qualche via che avevo già fatto e vorrei esservi di aiuto con alcune dritte consigliandovi qualche via già "testata"
L'artisan du huitieme jour.
Via bella quanto il suo nome, solo tiri perfetti, mega canne e buconi...
In quei gradi è una delle più belle vie di Francia!
La chiodatura corta invoglia a provare la libera fino a che non sentite le mani aprirsi da sole!
S1- 6b obbl. 300m
L1: La via inizia su un inconfondibile diedro strapiombante di 30m che si risolve con movimenti “alpini”. Questo 7b però potrebbe ghisarvi per tutta la via!Se non siete diedristi incalliti potete partire da "Saga" (Dissipations); a sinistra del nostro diedro ignorate le placchette fixe(dorate) di "Pas de cadeau pour Noel" (7c+), ma partite sulle seconde, scrittona "Saga" alla base, 6b sostenuto, verticale a tacche. 35mContinuare su L2 di “Saga”, grande traverso decisamente aereo (bellissimo). 6a+ 20m
L2: Qui ritroviamo “L’artisan...” su di una stupenda placca rossa a goccie; seguire gli spit da 8mm che vanno dritti. 6b+, 30m.
L3: seguire 2 spit da 8mm su muretto a buchi; non andare dritti (L'artisan originale) ma obliquare a sx su fix inox, dopo il cordone continure a sx utilizzando fix marca Fixe(oro) verso un enorme cannone che va poi salito come fosse un albero della cuccagna! Attento le corde tirano e alla fine i moschettonaggi sono difficili! 15 rinvii; 40m; 7b+
L4: meraviglioso muro a canne strapiombanti, continuità pura. 7a+ 25m
L5: muro a tacche con sezione di blocco; poi traverso in sosta espostissima! 6c+ 20m.
L6: prima tettino con lungo bloccaggio, poi un infinito muro a buconi. 6c+/7a 45m.
L7: traversino, lancio e poi buconi. 6c; 25m
L8: muro rosso a buchi lontani, continuità pura, un viaggio! 7a+; 35m
L9: muretto e poi strapiombo obliquo a presoni buoni e lontani. Esposizione nauseante!! 7a; 20m. Note:Attenzione, un’eventuale ritirata potrebbe non essere facile a causa dei numerosi traversi e dei grandi strapiombi; comunque la via è riparata dalla pioggia fino al penultimo spit(facile).
Croquignol et sword fish trombones
S1 350metri 6b+obbl.
Questa via dell'89 non è perfetta come la precedente, anzi presenta anche tratti di roccia unta e dubbia, eppure per la su linea si tratta di una via unica.
La più centrale dell'immensa parete! Alcuni traversi conducono su nasi che sembrano irraggiungibili e l'ultimo tiro, come fosse un omaggio alla cuspide, è un tetto fra i più estetici che si possano desiderare!
Un viaggio fra aria e strapiombi!
L1: L'attacco è facile da trovare, a sinistra della scritta Saga è una linea di spit che comincia sopra un albero (dal quale si moschettona). 6c+ 35m.
L2: Si può giuntare al primo tiro. 5c 15m fino a sostare su pianta.
L3: al primo spit dopo la pianta iniziano i grandi traversi (primo spit del traverso nascosto dietro lo spigolo). A tratti in discesa è più difficile per il secondo. Esposizione nauseante! 6c 25m
L4: Traverso dell'esposizione vertiginosa; anche questo è più difficile per il secondo di cordata. 6b+ 25m
L5: Una "C" con durissima sezione di partenza dove si è rotta una presa. Ora 7b 25m.
L6: Bidita di tendine distanti ed uno start senza prese... Bello ma 7? 15m e poi finalmente sosta super comoda.
L7: Tirone, 45 metri dei quali 35 senza soluzione di continuità. Dopo un duro blocco è tutto da scalare. 7a+(più)!
L8: Dopo una piattaforma inclinata si entra nel mondo delle canne... Un bel 7b di continuità ti porta al super blocco di uscita, 2 spit, o li capisci o ti sembrano impossibili... striscia, spalla, ginocchio e inventa! 7c 25m. Se non siete in libera ed avete avanzato rinvii recuperandoli evitate la sosta appesissima e continuate su...
L9: traverso espostissimo su roccia eccezionale. 6c 18m.
L10: Goccie perfette, tutto grigio, non pensate e godete...6a+ 45m, non andate mai verso fix oro, questi sono di "Pas de cadeau..."
L11: 6b+ da sballo... buconi! 35m
L12: il tetto, un sogno! dinamici a piatte generose... vertigini!! 7b(uro) 20m
...e poi cammina fino in cima, è una cima vera!
Note:
Una eventuale ritirata dopo il 4° tiro potrebbe esser veramente complessa. Purtroppo qualche spit sbagliato e qualche cordone ancora da sostituire...
A la recherche du temps perdu.
S2 250m 6b+obbl.
Cambiamo settore ed inclinazione, siamo nella parte sinistra della parete caratterizzata da una scalata più verdoniana.
Non mozzafiato come le precedenti è comunque una via bellissima da me proposta con la miglior combinazione di tiri possibile per raggiungere la partenza vera e propria della via.
Questa non parte da terra ma nasce come variante di "Masotherapie".
Se seguite lo schizzo della foto non potete sbagliare:
L1: Cercate la scritta "Masotherapie pour les tendons maniaques" e contate 3 vie a sinistra: la prima è un 6b, la seconda è solo una variante di 6a, la terza è la strepitosa partenza di "Goutte a goutte"; 6b sostenuto 25m.
L2: è il secondo tiro di "Vertige de l'amour"; non andate quindi dritti (Goutte) ma andate a destra, bel muro con gran lancione. 7a/7a+ 30m
L3: camminate 5 metri su cengia a destra, da qui siete su Masotherapie. Dritti su cordoni e poi sempre verso destra su spit. Dopo una ventina di metri dovete abbandonare Masotherapie che continua a destra e andar dritti su placchette Kong (bluastre) fino in sosta. 45m molto bello se pur con qualche attrito sugli ultimi metri, 6c+.
L4: primo spit nascosto dritto sopra di voi. Poi non sbaglite più per tutta la via che è dritta. 6c duro nella partenza poi godibile muro grigio. 25m
L5: 5c+ vario e bello, 35m.
L6: conca-muro grigia, 6b molto bello. 35m
L7: dopo un muro un tettino e poi boccaggi su piatte. Qui il 6b+ obbligatorio della via. 6c+ 25m.
L8: grigio e liscio, spalmi, equilibri e lanci... 8 metri, 6c+/7a.
Con le mezze corde si scende in doppia (ottimamente attrezzate) ma queste sono assai nel vuoto.
Materiale:
per tutte e tre le vie servono molti rinvii, 17. Si può andare con la corda singola in quanto le discese consigliate sono a piedi ma in caso di emergenza le ritirate sarebbero impossibili.
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