venerdì 22 aprile 2011

"Un tenebroso affare" in valle Orco

Si tratta di un vero viaggio tra i colori e le forme di una parete in un'atmosfera un po' cupa e densa di strapiombi. Orientarsi nel dedalo di viuzze, vicoli, diedri e fessure pone spesso dei problemi ed il rischio di concludere qualche tenebroso affare è sempre in agguato.
Cenge che corrono sotto strapiombi, talvolta interrotte da nicchie, passaggi tipo hamburger, grande esposizione ed anche un magnifico diedro; sembra talvolta che fare i tiri sia come salire le scale che portano da un piano all'altro di una grande casa stregata.
Sconsigliata al popolo della magnesite!

Daniele Caneparo
...ed ecco che ciò che sembra fuori moda proprio per le sue caratteristiche "retrò" viene a destare il mio interesse.
Chi si aspettava che nel secondo millennio il tenebroso affare fosse trovare una via dove attrezzare una sosta o studiare con attenzione il percorso?
...e sì, si è invertita la tendenza: oggi è tanto difficile trovare una via avventurosa quanto nell'86, anno di apertura della via, era difficile trovarne una perfetta e sicura.
Per anni ho denunciato sui forum il rischio di totale omogenizzazione delle vie di arrampicata ed ora non voglio riproporre noiose polemiche ma essere propositivo e stimolarvi a ripetere ciò che secondo me e come un gioiello di antiquariato.
Da non confondere con una via dura è però una via difficile, dove chi vuole imparare a caversela sul terreno d'avventura, senza per forza essere a 4000 metri, può trovare un ottima scuola.

Ingiustamente poco considerata fino a prima dell'ultima guida di Oviglia, questa via è un parto del geniale Daniele Caneparo che nell'86 era fra i più forti fessuristi italiani.
Per quanto il Caneparo non fosse lontano dal mondo dell'arrampicata sportiva la relazione originale lascia alcuni dubbi sull'arrampicata libera dichiarata, mentre nella nuova guida dell'Oviglia appare una descrizione dettagliata, ma anche in questa non tutto è chiaro...
Grazie ad una recente ripetizione proverò a darvi qualche utile consiglio:
Per l'accesso conviene costeggiare la "Placca dei cavalieri perdenti" piuttosto che salire la pietraia posta direttamente sotto "I falchi". La via attacca quasi all'estrema destra della parete.
L1: Salire per gradini rotti fino a girare a sinistra uno spigolo, qui un esposto traversino (1ch) porta in sosta(2ch alti da integrare con camalot4) 5a 10m
L2: Qui c'è il primo dubbio dove Caneparo dichiara un V+: facendo sosta resta difficile non tirare il chiodo alto di questa per non cadere sul socio. Consiglio quindi di unire i tiri allungando molto le protezioni del primo; mattendo poi un camalot4 al posto della sosta si possono provare comodamente in libera i primi 2 difficili metri del prossimo bellissimo diedro; a mio parere 6b e poi V. Sosta da attrezzare comodamente seduti in una grotta. 30 metri unendolo al primo.
La difficile partenza dalla sosta originale del primo tiro.
L3: traversare sotto i tetti a destra e scalare con decisione il muro protetto da un primo ch. Giunti al secondo ch(malsicuro) se forzate il passo dritto in placca per afferrare la fessura a sinistra spalmate i piedi intorno al 6a/b veramente psico; se invece dal chiodo scendete e traversate a sinistra in forte esposizione siete intorno al 6a molto più sicuro. Sosta a spit.
L4: Dove volete dritti fino al bosco pensile.
L5: Il diedro! molto bello, 30metri di opposizione e tutti ti tipi di incastro. Friends da 0,5 a 4.
il bellissimo diedro di 6a!
L6: Per gradini rotti verso sinistra fino agli strapiombi da attraversare; se scegliete il passaggio "Hamburger" sarà difficile impostare la successiva sezione in libera. Allungar molto i numerosi chiodi. 6b+ 15 metri e sosta da attrezzare girato lo spigolo su nut e friends.
L7: Molto bello, fessure e diedro, dritto per dritto senza considerar le cenge che scappano. Raggiunta un cengia sotto un tetto sostare sul chiodo integrandolo. 20 metri 6a.
L8: Bel movimento in fessura strapiombante 6a+ e poi una placca improteggibile di IV+ vi porta in cima alla casa stregata.
...e poi è d'obbligo andare a giocare sulla fessura del "cinque maggio", una delle migliori fessure della valle e sulle belle via della parete superiore delle quali vi racconterò prossimamente...
Materiale: a mio avviso è sufficiente una serie complete di camalot fino al 4 ed un buon gioco di nuts. I chiodi anche a in primavera non sembrano da ribattere. Molte fettucce.
Discesa: spostarsi a sinistra per placche fino a raggiungere il punto più alto e a sinistra della cengia. Qui c'è una sosta a spit nascosta sul bordo del salto. Una sola breve doppia vi porta nel canalone che scende dalla parete della Aquile. Conviene aver con voi le scarpe per tornare in 10 minuti alla base.

3 commenti:

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  2. Durante la prima salita i primi salitori fecero la sosta 1 come indicato nella relazione e proseguirono in libera senza tirare i chiodi della sosta dichiarando 5+. Durante la prima ripetizione, Caneparo, rinviò, ma saltò la sosta 1 salendo ancora in libera e confermando il 5+. Forse si tratta di un passaggio morfologico. I nani possono trovare lungo...

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  3. P.S.: non si trattava della prima ripetizione in quanto i chiodi della sosta 1 c'erano già ed erano stati messi da qualcun altro che aveva in precedenza ripetuto la via.

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